Santa Maria D'Anglona

https://www.facebook.com/Progetto-Archeologico-Pandos%C3%ACa-Anglona-581149598756475/

Direzione Scientifica: Prof. Dimitris Roubis

 

S. Maria d’Anglona (Tursi, MT)

Gli scavi archeologici condotti a Santa Maria d’Anglona nel triennio 2016-2018 hanno restituito importanti dati relativi sia alla fase di età classica, quando sul pianoro si insediò un piccolo villaggio agricolo di pertinenza della chora di Herakleia, sia alla fase medievale, quando la parte occidentale del rilievo fu trasformata in una roccaforte, composta da un fortilizio con torre di avvistamento.

Lo scavo ha interessato l’estrema porzione occidentale della collina, un’area emergente rispetto al resto del plateau collinare e, in particolar modo, due settori: il lato meridionale del complesso fortificato, dove esiste un imponente corpo di fabbrica (saggio 2),  ed il lato norddel fortilizio, dove è stata intercettata una parte del circuito murario difensivo (saggio 3).  

Nel 2018 nel saggio 2 sono stati riconosciuti diversi tipi di interventi molto incisivi sulle fasi di frequentazione del fortilizio. Tra il XVII ed il XVIII secolo sono state realizzate trincee di spoliazione al fine di estrarre materiale cantierabile per la costruzione degli edifici annessi alla cattedrale di S. Maria, collocata sul lato opposto della collina. Tra il XV ed il XVI secolo, invece, è avvenuta la costruzione e riformulazione di alcuni spazi da impiegare in attività legate alla macinazione di prodotti agricoli, che - in via per ora puramente ipotetica - potrebbe essere identificata con un mulino. Al di sotto delle fasi appena descritte, lo scavo ha restituito reperti e strutture pertinenti alle frequentazioni del ridotto fortificato di età angioina e sveva (XIII – XIV sec. d.C.). Si tratta di strati di distruzione composti principalmente da coppi e da livelli terrosi con evidenti tracce di combustione. La macro-fase più evidente, al di sotto di quella medievale, risulta essere quella di età tardo-classica. Infatti, in più punti, sono stati individuati  strati contenenti manufatti fittili databili per lo più al IV e al III sec. a.C.; inoltre, al di sotto di uno strato con le caratteristiche di dark soil, di probabile età alto medievale, è stata documentata una struttura muraria composta da pietre e orizzontamenti di tegole piane, di matrice ellenistica, che sarà oggetto di indagine nelle prossime campagne di scavo.

 

Pubblicazioni

Roubis, D. 2012. Ricognizioni infrasito a Santa Maria d’Anglona (Tursi –Mt): primi dati, in Osanna, Zuchtriegel 2012, 291-304.

Roubis, D.  2014. Μεγάλη Ελλάδα. Ο Eλληνικός Aποικισμός της Κάτω Ιταλίας και της Σικελίας, in Η ΕΥΡΩΠΗ ΤΗΣ ΕΛΛΑΔΟΣ. Αποικίες και Νομίσματα από τη Συλλογή της Alpha Bank (Catalogo mostra, Museo Archeologico di Thessaloniki), Atene, 74-77

Roubis, D. 2015a. Archeologia dei paesaggi aΠανδοσία(S. Maria d’Anglona): una prospettiva dalla chora di Herakleia verso l’eschatià, «Siris» 15, 163-176.

Roubis, D.  2015b. The Leukania of Magna Graecia: archaeological data from Basilicata (southern Italy), in Adam Veleni, P., Tsangari, D. (a cura di). Greek colonization. New data, current approaches (Proceedings of the scientific meeting held in Thessaloniki, 6 February 2015), Athens, 135-147.

Roubis, D. c.d.s. Indagini archeologiche a Santa Maria d’Anglona. Campagne 2016 e 2017, «Siris» 17.

Aino, L., Annunziata,  E., Gargiulo, B., Vullo, M. c.d.s. Santa Maria d’Anglona. I materiali, «Siris» 17.

 

FastiOnline17

FastiOnline18

Login Form

Cerca