Chora di Eraclea (Herakleia Survey)

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Survey 2012

Direzione survey: Gabriel Zuchtriegel

Survey nel territorio di Siris-Eraclea

Nel 2012 la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera, in stretta collaborazione con la Soprintendenza, ha iniziato una ricognizione nel territorio del comune di Tursi, a SE della collina di Santa Maria d'Anglona. 

 

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Il metodo applicato ha previsto una ricognizione intensiva a copertura totale del territorio, con una distanza di m 10 tra i ricognitori. In via preliminare è stata acquisita la documentazione dell'uso attuale del suolo e del grado di visibilità, secondo schemi sperimentati già in altri survey della Scuola quali quelli di Torre di Satriano e Montescaglioso. I dati emersi dalla ricognizione sono numerosi,specie per l'arco cronologico tra l'età del Ferro, quando nei dintorni di Anglona si verifica un insediamento sparso in nuclei, e il tardo periodo ellenistico, dopo il quale si assiste ad un calo drastico degli insediamenti rurali, in concomitanza con il declino del centro abitato di Eraclea. I dati fanno intuire che le trasformazioni politico-sociali verificatesi nel centro abitato di Policoro (arrivo di genti greche, fondazione di una polis, 'distruzione' di Siris, fase 'achea', rifondazione, emergere dei Lucani, 'romanizzazione') ebbero un effetto incisivo sulla strutturazione della campagna.

 

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La tipologia dei siti, particolarmente variegata nel periodo ellenistico, comprende oltre abitazioni di varie dimensioni ("fattorie"), strutture di stoccaggio, necropoli rurali e luoghi di culto.

Il progetto prevede inoltre la valutazione di materiali editi e di archivio riguardanti tutta la Siritide, con lo scopo di giungere attraverso lo studio comparativo di dati archeologici, storici, geografici, pedologici ecc. ad una visione complessiva del fenomeno insediativo, nell'ottica di una "geografia sociale" delle comunità storiche qui stanziate. 

Scarica il Pdf (Eraclea_relazione_2012) contenente una descrizione approfondita progetto.

 

Indagini infrasito a S. Maria d'Anglona

La collina di S. Maria d’Anglona rientra all’interno della zona sottoposta al survey topografico iniziato nel settembre del 2012 dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici  di Matera, nel corso del quale si è ritenuto opportuno approfondire le indagini infrasito effettuate nel 2008 dalla stessa Scuola. Quest’anno sono stati indagati i pendii sottostanti per verificare la

presenza di frequentazioni oltre quella precedentemente riscontrata sulla sommità della collina. Hanno partecipato alle indagini infrasito allievi della Scuola di Specializzazione e studenti della Laurea triennale e Specialistica dell’Università della Basilicata, impegnati nella ricognizione territoriale della chora di Eraclea.
La puntuale documentazione dei dati sul campo e la distribuzione spaziale qualitativa delle classi dei materiali riscontrati sul terreno hanno attestato l’effettiva esistenza di un piccolo villaggio che occupava tutto il plateau collinare, principalmente nella tarda età classica e nella prima età ellenistica (IV-III sec. a.C.). Dalla stessa ricognizione del 2008 era emerso anche che la frequentazione sul luogo è ripresa in seguito in età medievale con un piccolo borgo che si strutturava in fase con la Cattedrale medievale e di un fortilizio, entrambi collocati sulle due estremità della collina.
Nell’ottobre 2012 le ricognizioni infrasito sono state intraprese esplorando il versante sud della collina di Anglona, che rispetto ai restanti fianchi dell’altura è quello che mostra una pendenza più dolce dove, in un terrazzo stretto e allungato in direzione est-ovest, sono distribuiti su buona parte della superficie, vari elementi strutturali e significative quantità di frammenti fittili.

L’analisi preliminare dei materiali riscontrati sul versante meridionale della collina, pur con le dovute cautele connesse alla fase iniziale della ricerca, ci accerta dell’esistenza di una parte dell’agglomerato demico medievale esteso dalla sommità della collina verso il versante meridionale, sfruttando la leggera pendenza del terrazzo inferiore.

 FastiOnline2012

 

Herakleia Survey (Policoro e Tursi) 2016-2018

Direzione survey: Dimitris Roubis

Nel triennio 2016-2018 è proseguito il progetto di ricognizione del territorio di Herakleia avviato nel 2012 dalla Scuola di Specializzazione di Matera.

Nel corso delle campagne sono stati ricogniti complessivamente 27 kmq, estendendosi su varie zone del territorio dell'antica colonia, tra gli attuali comuni di Tursi e Policoro, nel cuore della chora dell'antica Herakleia. Il survey restituisce ogni anno nuovi dati aggiungendo rilevanti tasselli per la conoscenza della chora di una delle colonie greche più floride del territorio magnogreco ed ha permesso di documentare, dall'inizio del progetto sino ad oggi, 265 unità topografiche identificabili con diverse tipologie di siti attribuibili a diverse fasi cronologiche, dalla protostoria all'epoca tardo-ellenistica – romano-imperiale. In particolare l'ultima campagna ha consentito di individuare, tra le altre, un'area  di circa mq 300 ad Est di Masseria Camerino, che ha restituito frammenti d'impasto e reperti fossili (conchiglie), probabilmente databile all’Età del Ferro.

Numerosi sono i casi di siti che arricchiscono il panorama delle fattorie agricole greche, che costellavano - in età tardo-classica – il cuore della chora eracleota; ampie in media 300 mq, sono caratterizzate da una consistente concentrazione di frammenti fittili, tra cui generalmente ceramica comune, ceramica da fuoco, ceramica a vernice nera, frammenti di pithoi, anfore, thymiateria, coroplastica.  L'occupazione del territorio si rivela sia attraverso i siti di tipo abitativo e dunque stabili, sia attraverso aree necropolari, luoghi di culto e siti non stabili, strutture identificabili come edifici di stoccaggio. Tali edifici, caratterizzati da frammenti fittili a distribuzione rada, composti prevalentemente da laterizi e da una bassissima percentuale di ceramica, erano certamente diffusi nel territorio della polis: si tratta di strutture ausiliarie alle attività agricole, menzionate anche nelle Tavole di Eraclea.

 

Pubblicazioni

Roubis, D. 2012. Ricognizioni infrasito a Santa Maria d’Anglona (Tursi –Mt): primi dati, in Osanna, Zuchtriegel 2012, 291-304.

Roubis, D. 2015. Archeologia dei paesaggi aΠανδοσία (S. Maria d’Anglona): una prospettiva dalla chora di Herakleia verso l’eschatià, «Siris» 15, 163-176.

Zuchtriegel, G. 2012. Nella chora: un nuovo progetto di archeologia del paesaggio nel territorio di Eraclea, «SIRIS» 12, 141-156.